Pizze Regionali: il Trentino Alto Adige! 🏔️

Il Trentino Alto Adige non ha solo speck e mele e se non ci credete ve lo dimostrerò! 😂

Ingredienti: mozzarella, funghi finferli o gallinacci che dir si voglia, salame di cervo e Trentingrana grattugiato.

Procedimento: infarinate i funghi, friggeteli, salateli e pepateli. Preparate la cialda di Trentingrana mettendo un generoso mucchio su una teglia foderata di carta forno, appiattite e distribuite con un cucchiaio fino a creare un cerchio uniforme e mettete in forno a 180/190 gradi per pochi minuti finché non diventa un foglietto dorato 🤔 (ci può stare come descrizione).

Stendete il disco di pasta, condite con mozzarella, finferli fritti e fettine spesse di salame o dadini. Infornate e cuocete come sempre.

A cottura ultimata spezzettate sopra la pizza la cialda di Trentingrana.

Consigli: considerando la doppia cottura dei funghi vi consiglio di friggerli interi in modo da sentirli per bene sotto i denti. Se non trovate il Trentingrana (come me del resto 😅) potete usare un qualsiasi formaggio a pasta dura. Per la cialda potete anche utilizzare il microonde al massimo dei watt per pochi secondi. Interessante potrebbe essere anche l’utilizzo del capriolo invece del cervo.

Ein gruss aus Südtirol e commentaten festosen und festanten! 😉

Pubblicato da alepizza910

Pizzaiolo Torino

14 pensieri riguardo “Pizze Regionali: il Trentino Alto Adige! 🏔️

  1. Bella l’idea del Trentingrana croccante! Purtroppo devo dirti che non amo quel tipo di funghi… E sul salame di cervo qualche dubbio… perché se non ricordo male è dolciastro… magari avresti potuto usare della comunissima carne salata😊 la verità è che i prodotti del Trentino non si sposano benissimo con la pizza … ma ci abbiamo provato! 🤣

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    1. Hai perfettamente ragione infatti ho dovuto aggiungere il pepe ai funghi per contrastare la dolcezza. In effetti questa è stata la pizza Regionale che mi ha entusiasmato meno…la prossima pizza del Trentino la studierò meglio 😬
      Dai ci rifaremo la prossima con la pizza della Puglia 😉

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    1. Non ti so dire ma mi ha sempre attratto come metodo casalingo…la base è fatta di pietra refrattaria mentre nel coperchio ci sono le resistenze poste vicinissimo alla pizza quindi questa cuocerà molto velocemente come in pizzeria.
      Secondo me è un buon prodotto per avere un risultato semi professionale ma l’importante è che l’impasto sia buono 😉

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      1. Per l’impasto, credo di essere a buon punto, attingo dalla mia esperienza e seguo le tue indicazioni. Il problema, per la pizza al piatto casalinga, è la temperatura del forno ovviamente. Ho individuato delle strategie, non avendo né pala né pietra refrattaria, e i risultati sono accettabili per una pizza cotta in un forno che raggiunge max 250. Ma sono alla ricerca di una soluzione migliore.

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