La Pinsa Romana

I romani, quelli antichi però, utilizzavano la pasta avanzata nella produzione del pane e la “pinsavano” (dal latino pinsère), cioè la pigiavano per darle una forma schiacciata e allungata e la condivano con olio, sale ed erbe aromatiche. Proprio per questo la si può definire come la prima forma di pizza che tutt’oggi, con diversi ammodernamenti, possiamo ancora apprezzare ed ultimamente molto di moda anche al di fuori del Grande Raccordo Anulare.

Ingredienti: 400g di farina 0, 75g di farina di riso, 25g di farina di soia, 375ml di acqua, 9g di lievito di birra fresco o 3g di lievito secco, 10g di sale e 10g di olio evo.

Impasto: versate nell’impastatrice le farine, il lievito e l’acqua rigorosamente fredda conservandone circa 50 grammi. Impastate finché la farina non assorbe tutta l’acqua, dopodiché aggiungere il sale e la restante acqua a filo. Una volta che l’impasto ha assorbito tutta l’acqua, aggiungere l’olio e continuare ad impastare finché non ottenete un impasto morbido, elastico e perfettamente incordato (il processo totale deve durare tra i 20 e i 25 minuti).

Lievitazione: lasciare riposare l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato per 15-30 minuti (dipende dalla temperatura ambientale), poi formate tre panetti da 300g l’uno e dopo circa un’ora di riposo riporli in frigorifero per 24 ore.

Stesura e cottura: tirate fuori dal frigo i panetti, lasciate stemperare, staccateli e posizionateli sul banco di lavoro spolverato di farina. Con i polpastrelli schiacciate il vostro panetto per dargli una forma allungata di circa 30 cm avendo cura di farlo uniformemente. Ungete con abbondante olio extravergine di oliva (oppure spennellate con un’emulsione di acqua e olio) e condite con sale fino. Con l’ausilio di una pala per pizza ponete la vostra pinsa in forno, precedentemente riscaldato alla temperatura massima, sulla piastra refrattaria e cuocete per circa 10-15 minuti (finché non risulta croccante all’esterno e morbido all’interno).

Magnate oppure farcite come più vi aggrada e…magnate! 😂

Consigli: se volete un pinsa ripiena, la cosiddetta baciata, seguite lo stesso procedimento ma sovrapponete due panetti stesi avendo cura di ungere bene la superficie superiore del panetto che fungerà da base prima di infornare. Se volete una lievitazione rapida di circa 3 ore utilizzate 10g di lievito secco.

Per i più pigri consiglio di utilizzare Gran Pinsa del Molino Spadoni. https://www.molinospadoni.it/prodotti/preparato-per-gran-pinsa-alla-romana/

Ringraziando @draconide di http://perseidesinasce.com per avermi suggerito questo post, vi ricordo di commentare festosi e festanti e di darmi suggerimenti per i prossimi posts 😉.

Pubblicato da alepizza910

Pizzaiolo Torino

50 pensieri riguardo “La Pinsa Romana

      1. Io non lo sapevo usavo solo la farina normale! Avessi trovato un romano che me l’avesse detto neanche la mia amica guarda! E poi lei fa una cosa con i semi di anice e neanche lì mi ha voluto mai svelare la ricetta credo che si chiamino ciambelle da mangiare con il salato uff meno male che hai fatto il blog!

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      1. Certo Ale però mi sono talmente emozionata che mi sono anche intimidita più del solito, onestamente non sono abituata a queste slanci di stima E riconoscimento … te lo giuro …😘 però una cosa te la voglio dire e devi credermi… io sono arrivata a leggere fino alla fotografia della farina spadoni e ho commentato subito poi dopo un po’ ho deciso di fare questo post poi sono tornata da te per rileggere bene le dosi e praticamente ho fatto lo screen con il cellulare e poi ho trovato la sorpresa e lì mi sono fregata con le mie stesse mani non sono stata capace di spiaccicare una parola un grazie almeno…

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  1. È un po’ che devo dirti una cosa devi stare attento con i commenti perché molti mi sono accorta ti finiscono nel tuo spam e rimangono in sospeso quindi devi controllarlo spesso lo spam su WordPress magari trovi commenti di altre persone che non si pubblicano… A me capita spesso soprattutto quando mi mandano dei link musicali. Ti ho mandato un commento in risposta al tuo sulla pizza della regione Lazio (tu mi parlavi della pasta) ma non si è pubblicato e ce ne sono altri in altri tuoi post che non sono comparsi. WordPress possesso di queste cose!

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      1. Non conoscendoti ho pensato che avessi scritto qualcosa che non volevi venisse pubblicato però poi andando avanti nei giorni ho capito che anche le cose più semplici a volte non saltavano fuori! Ho preso coraggio e te l’ho detto stasera

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      2. Già un bel colore di copertina molto brillante la verità e come adesso che è talmente ricco di semplicità che anche le cose più difficile alla fine possono diventare più facile insomma si presenta in maniera umile ma con una nota di orgoglio ben evidenziata E qui chiudo perché se no dopo inizio chiederti le percentuali!!!!😂😂😂

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      3. Direi per prima cosa che già si presenta con una bellissima copertina dal verde brillante, poi è anche molto semplice, le cose vengono spiegate con molta professionalità ma anche con umiltà ma alla base c’è tanto orgoglio personale e professionale. e adesso basta non dico più nulla perché se no mi sa che inizio a chiederti pure le percentuali!!!!😂😂😂🤣

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